
Aceto e Zenzero, il gatorade del diciottesimo secolo
L’ho bevuto per la prima volta qualche mese fa, sicura che si trattasse di kombucha. Lo switchel era sfuggito ai miei radar fino ad allora. Con la kombucha ha poco in comune, ma se vi piace l’uno vi piacerà anche l’altro. Se non vi piace la kombucha, date lo stesso una chance allo switchel. Si prepara in poco tempo e non sembra un’arma batteriologica come la cugina frizzante.
Lo switchel rafforza il sistema immunitario, è ricco di potassio e sostituisce l’amaro dopo i pranzi luculliani. Mi sto spingendo troppo in là, diciamo che è un digestivo. Fatene ciò che volete.
Dalle brocche in ceramica ai vasetti di vetro hipster
Nel diciottesimo secolo era bevuto soprattutto dai contadini del New England da cui prende uno dei nomi, Haymaker’s Punch. Era composto da acqua, melassa, zenzero in polvere e aceto. La melassa oggi è stata sostituita dal miele, dallo sciroppo d’acero o dallo zucchero, ma nel New England del 1700 era il dolcificante più comune. Era importata dai Caraibi in grandi quantità per essere trasformata in rum nelle distillerie statunitensi. All’apice del suo traffico, nel 1770 le colonie importavano sei milioni di galloni di melassa caraibica, gran parte della quale diventava rum nelle 159 distillerie del New England. Piccola digressione, a quanto pare il rum del New England era più denso e meno dolce di quello caraibico. Ad ogni modo, non è difficile immaginare che un po’ di quel rum finisse per smaliziare lo switchel.
All’epoca si usava lo zenzero in polvere perché era di facile reperibilità e molto più economico di quello fresco.
Lo switchel veniva preparato in abbondanza e tenuto in freddo nelle brocche di ceramica. Data la sua origine contadina è stato per molti anni trascurato dai libri di cucina americani che erano rivolti a un pubblico più abbiente. Uno dei primi libri a riportarne la ricetta è Practical American Cookery and Domestic Economy di Elizabeth Hall nel 1853.
Harvest Drink
Mix with five gallons of good water, half a gallon of molasses, one quart of vinegar, and two ounces of powdered ginger. This will make not only a very pleasant beverage, but one highly invigorating and healthful.
Tratto da Practical American Cookery and Domestic Economy, Elizabeth Hall (Miller, Orton & Co: New York, 1853)

La Ricetta
A me piace con l’aggiunta del succo di limone, ma è facoltativo. Sconsiglio invece lo zenzero in polvere perché non si scioglie nell’acqua. Potete scegliere il dolcificante da usare in base ai gusti personali così come potete variarne la dose. Se vi piacciono i sapori più pungenti aumentate la quantità di zenzero e aceto di sidro di mele.
Ingredienti
Per 1 litro di Switchel
- acqua 1.4 l
- zenzero 40 g
- limoni 2
- miele 1 tbsp — 20 ml
- aceto di sidro di mele 3 tbsp — 60 ml
Procedimento
Portate a bollore l’acqua con lo zenzero per una quindicina di minuti.
Lasciate raffreddare per 30 – 40 minuti fino a che non diventa tiepido, la temperatura dovrebbe scendere al di sotto dei 40°C circa per non vanificare gli effetti benefici dei batteri.
Aggiungete il miele, il succo dei due limoni e l’aceto di sidro di mele. Potete versare 1 tbsp di aceto di sidro di mele in più per un sapore più pungente.
Agitate bene prima di versarlo.
Lo switchel va servito freddo e ben agitato per evitare sedimenti sul fondo della bottiglia.
Molto interessante…vedro’ di prepararlo anch’io!
Grazie!
Facci sapere! ☺️